Paperino in: poker di cuori

Oggi si parla di una storia fortuna e di amore, Paperino in: Poker di cuori (INDUCK: I TL 1744-D) scritta da Paolo Crecchi e disegnata da Paolo Ongaro.

Paperina va dal fidanzato che ronfa sull'amaca ed è preso in giro dai loro amici per la sua incapacità di concludere qualcosa nella vita.

La papera stizzita lo sveglia in malo modo per ricordargli che aveva promesso di andare a prendere sua cugina Anatrella alla stazione, dove arriva con il treno da Porcinopoli.

La cugina risulta essere subito fortunata come Gastone e con un debole per Paperino.

Addirittura ci prova con lui davanti a Paperina a cena e li caccia via, ma la fortuna di Anatrella salva la serata dei due facendo imbestialire la papera col fiocco.

Disperata Paperina capisce come si sente Paperino quando Gastone le fa la corte è decide di seguire il suo esempio e riconquistarlo con un regalo chiedendo i soldi a Paperone... potete immaginarvi il risultato di questo piano che fa acqua da tutte le parti.

Intanto Paperino e Anatrella si divertono in città sfruttando la fortuna di lei finchè la 313 si guasta e arriva Gastone, in pochi secondi Paperino è scaricato.

Le cose tra i due fortunatissimi non vanno bene prima al ristorante e poi con una banconota le fortune dei due si annullano facendo ricadere la fortuna su terzi, quindi i due arrivano a una sola conclusione...

Ognuno accusa l'altro di potare male, risentiti a vicenda fanno una gara per vedere chi è più fortunato, ma ancora una volta si annullano a vicenda.

Paperino di contro vince al gioco e lui e Paperina si prendono la loro rivincita (decisamente in modo poco signorile).

Stremati dalla sfortuna Anatrella e Gastone decidono che non possono vivere nella stessa città, così la papera lascia per sempre Paperopoli e tutto torna come prima, incluso Paperino a cui si rompe l'auto.

Genealogia:

Di Anatrella sappiamo poco e niente possiamo solo ipotizzare che sia figlia di zia Cleofe citata in Dal diario di Paperina - Il pen pal hobby (INDUCK:  I TL 1858-B) giusto per avere la coppia madre e figlia made in Italy.