venerdì 23 novembre 2018

Gli Antenati: L'amorosa istoria di Papero Meo e Gioietta Paperina

Oggi parliamo della parodia disneiana di Romeo e Giuliette, ovvero L'amorosa istoria di Papero Meo e Gioietta Paperina (INDUCK : I TV 79036-1) scritta da Guido Martina e disegnata da Romano Scarpa su inchiostri di Sandro Del Conte.
La storia venne realizzata per il cinquantenario di Topolino come supplemento a "TV Sorrisi e Canzoni".


Sul Ponte Scaligero si scontrano due famiglie rivali, quella del ricco e anziano Monticchio, accompagnato dal nipote Papero Meo da tre nipotini e dal gatto Malachio, e del'arrogante Capitan Bulletto seguito da suo nipote Gasparide e dal grosso cane di famiglia. Alla scena assistono dal palazzo la nipote di Bulletto, Gioietta Paperina, con l'anziana nutrice. Gioietta pur essendo promessa del cugino Gasparide, si innamora immediatamente di Papero Meo.


Poco dopo a casa Monticchio trova Malachio privo di sensi, il capofamiglia sospetta che sia stato avvelenato dai rivali, e incarica Papero Meo di vendicarlo avvelenando a sua volta il cane di Capitan Bulletto. Il giovane papero non se la sente di farlo anche perchè Malachio come tutti i gatti ha nove vite è torna subito in vita, ma non può disobbedire a suo zio. Dietro consiglio dei nipotini decide di sostituire un sonnifero al veleno così quando il cane lo assumera non resterà ucciso, e Monticchio penserà che sia dovuto alla scarsa qualità del veleno.

Quella notte Papero Meo scala il balcone della famiglia rivale, ma si imbatte in Gioietta! La papera ritiene che lui sia venuto per rapirla, ma quando il papero nega crede che è li per incontrare una delle sue cameriere, e si produce in una scenata di gelosia.

Papero Meo non può confessare il reale motivo della sua intrusione racconta di aver portato un narcotico con cui addormentarla e rapirla; per provare che il recipiente che ha in mano, sia pieno di sonnifero non può che ingerire una dose del sonnifero stesso, addormentandosi all'istante.

Gioietta si addormenta anch'essa e i due dormono profondamente per tutta la notte. La mattina dopo, Capitan Bulletto vede Papero Meo scendere dal balcone e ritenendo che abbia compromesso Gioietta passando la notte con lei, minaccia di ucciderlo all'istante. Interviene però la nutrice, che avendo rinvenuto il recipiente destinato a contenere veleno, si dispera credendo che Gioietta si sia avvelenata. Papero Meo strappa di mano il contenitore all'anziana papera e ingerisce quel che resta del sonnifero, per farsi credere morto e sottrarsi alle vendette di Capitan Bulletto.

Papero Meo risvegliato da Gioietta Paperina fuggè con lei da Verona e i loro litigiosi parenti. Dietro suggerimento del pappagallo di Gioietta, i due decidono di avventurarsi nel nuovo mondo da poco scoperto da tale Cristoforo Colombo.


Adesso facciamo un salto dalla storia nella storia per analizzare i fatti, il pappagallo McGregor dice di essere originario della terra scoperta da Colombo cioè... Cuba e arriva con Colombo in Spagna nell'aprile del 1493. Colombo ripartirà nel settembre dello stesso anno per il suo secondo viaggio perciò è impensabile che McGregor abbia il tempo per arrivare a Verona e tornare per il secondo viaggio.
Quindi i due Paperi molto probabilmente hanno fatto parte del terzo viaggio di Colombo che è iniziato nel maggio 1498, la spedizione toccò Trinidad, la costa del Venezuela e Santo Domingo in cui il fratello di Colombo aveva fondato una colonia, quindi molto probabilmente è qui che i due paperi iniziarono la loro nuova vita.

PS: Se pensate al quarto viaggio evitate fu disastrosa, con numerosi morti e la distruzione degli scafi delle navi.

3 commenti:

  1. Un pappagallo cubano di nome McGregor e i due paperi che emigrano a Santo Domingo, sono solo io che sento come un nuovo livello di parodia nella parodia?

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    1. Io parlerei più di un nuovo livello di satira, ma credo che anche quello va bene :)

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  2. Io questa storia l'ho A-D-O-R-A-T-A, ha fatto la mia infanzia e mi ricorda i pomeriggi passati dalla nonna a leggere i "Topolino" ereditati dalla mia cara zia (eh già, possiedo il numero originale). Ricordo che non sapevo cos'erano le mandole e leggevo mandoRle. Quanto al tuo lavoro, magnifico. Trama molto dettagliata ma non logorroica e vignette scelte molto bene. E aggiunta di dettagli storici molto appropriata. Come sempre, molto bello. Continua così! Spero ne pubblicherai altre! Ciaooo

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