lunedì 14 gennaio 2019

Paperone ricattava i falsi ciechi

Per i cicli "Le eredità" e "La giovinezza di Paperone" oggi parliamo di Zio Paperone e le memorie dello smemorato (INDUCK: I TL  909-B) scritto da Guido Martina e disegnato da Giancarlo Gatti.
Paperone vuole pubblicare un libro di memorie che contiene le sue ricette per diventare miliardario senza fatica.

Il ricco papero dovrebbe dettare il libro a Paperino e Paperoga, ma non riesce a iniziare perchè ha dei buchi di memoria.
I nipoti lo portano da uno specialista che scopre che il buco di memoria è comparso all'età di ventanni il 4 luglio, perciò deve ricordare cosa è successo in quel periodo.
Paperone allora per ricordare fruga tra i suoi vestiti del periodo. Così trova una vecchia lettera di un notaio del 4 luglio 1918 indirizzata a lui in Argentina.
Dal notaio scopre di essere nominato nel testamento di Charlie Petrus, Paperone riacquista la memoria e ricordi scorrono.
Petrus era un mendicante finto cieco che si era arricchito a forza di elemosine, Paperone scoperto il suo segreto inizia a ricattarlo.
Dopo sette settimane di ricatti Paperone si pente e restituisce il mal tolto prima di partire per l'Argentina in cerca di fortuna. Petrus colpito dal gesto gli lascia tenere i soldi e da rimasero grandi amici.
Quando ricevette la lettera il 4 luglio del 1918 vide un bel manzo e volendo arricchirsi col bestiame cercò di catturarlo con le bolas riuscendo solo a darsele in testa.
Così fini in ospedale in preda a un amnesia e per non pagare il conto delle spese ospedaliere fuggì lasciando lì i vestiti, che solo anni dopo recuperò.
Alla fine si scopre che Petrus gli lasciato una villa, poichè gli eredi non si facevano avanti era stata messa all'asta dal comune e Paperone l'aveva comprata come villa di campagna non sapendo che era lui l'erede.
Per fortuna con la memoria ricorda anche dove Petrus nasconde i soldi (circa due milioni), ma non perdona i due nipoti per avergli fatto spendere cinquanta dollari per il medico.


Note

Questa storia è considerata un dietro le quinte fantasioso al libro edito da Mondadori "I pensieri di... Paperone", un racconto illustrato di circa 200 pagine realizzato da Guido Martina (testo) e Giovan Battista Carpi (disegni) lo stesso anno di questa storia. Si trattava del primo tentativo di realizzare una biografia di Paperone, per di più sotto forma di un'ipotetica autobiografia che narra la sua vita in modo romanzato.

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