sabato 29 dicembre 2018

Gli antenati: Arpagone l'avaro di Molière

Per il ciclo "Gli Antenati" oggi parliamo di Zio Paperone e "L'avaro" di Molière (INDUCK: I SAP  64-A) che come si capisce dal titolo è la peridia de "L'avaro" di Molière, la storia è scritta da Alessandro Bencivenni e disegnata da Sandro Del Conte.
Al Club dei Miliardari, Rockerduck insulta Paperone chiamandolo Arpagone che non capisce il significato dell'insulto e il suo rivale lo prende in giro per la sua ignoranza.

Quando Paperone riferisce la disavventura ai nipotini, questi gli spiegano che Arpagone è un personaggio di una commedia di Molière. Il ricco papero allora ricorda di avere nella sua biblioteca un manoscritto seicentesco che racconta la storia di un suo antenato francese, a cui lo stesso Molière si sarebbe ispirato per scrivere e mettere in scena L'avaro e iniziano a consultarlo.
Nella Francia del Seicento, Arpagone Paperone era un ricchissimo e avarissimo affarista, specializzato nel commercio delle patate. Aveva in casa con lui tre nipoti: Paperino, Paperina e Gastone. Paperino svolgeva le mansioni più umili, Gastone lavorava come segretario e Paperina, corteggiata da entrambi i cugini, aspettava di sposarsi benché lo zio non intendesse darle una dote.
L'unico interesse di Arpagone era accumulare più denaro possibile in una cassapanca in cui già custodiva 10.000 scudi d'oro, ma temendo i furti e non fidandosi neppure dei nipoti, voleva far credere a tutti che il mobile fosse vuoto.
Gli antichi Bassotti finsero di voler aiutare Paperino a trasportare dei sacchi di patate dal porto alla casa dello zio. Entrati nell'abitazione, i ladri misero fuori combattimento l'ingenuo Paperino e rubarono la cassapanca piena di scudi prendendo anche Paperina come ostaggio.
Poco dopo sopraggiunsero Arpagone e Gastone: quest'ultimo, per mettersi in buona luce con lo zio, da la colpa del furto a Paperino, che viene messo in prigione. Tuttavia grazie all'intervento di tre nipotini Paperino fu discolpato, i Bassotti vennero fermati durante la fuga, Paperina fu liberata e la cassa ritornò a riva. Durante una successiva lite con Gastone, tuttavia, il tesoro finì in mare: Paperino fu costretto dall'avaro zio a tuffarsi per recuperare uno dopo l'altro tutti i diecimila scudi; solo al termine dell'operazione gli sarebbe stata concessa la mano di Paperina.
Terminato il racconto, Paperone va al Club dei Miliardari e spiega a Rockerduck che non solo di conosce la storia di Arpagone, ma anche che un antenato di Rockerduck aveva assicurato contro il furto lo stesso Arpagone e lui ha la polizza a dimostrarlo come erede Rockerduck è costretto a saldare l'antico debito con Paperone.

2 commenti:

  1. Questa me la ricordo anch'io..compreso il finale con la polizza!

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    1. Uno dei classici salvataggi in calcio d'angolo di Paperone :)

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