lunedì 24 dicembre 2018

Canto di Natale

Eccoci alla sera della vigilia, quindi non c'è niente di più adatto secondo me di parlare di Canto di Natale (INDUCK: I TL 1412-A) scritta da Guido Martina e disegnato da José Colomer Fonts questa storia è un adattamento (non una parodia come molti pensano) di A Christmas Carol, in Prose. Being a Ghost-Story of Christmas il primo dei cinque The Christmas Books di Charles Dickens.

Un 24 dicembre di tanti anni fa, il vecchio Paperon Scrooge è annoiato dal Natale. Il suo impiegato Bob Cratchitt chiede del carbone per il caminetto e viene zittito.

L'arrivo del nipote di Paperon non migliora le cose, venuto a fargli visita e a invitarlo al pranzo  natalizio senza successo.
Infine due questanti che gli chiedono un contributo per opere di beneficenza, ma Scrooge non interessa il Natale, vuole semplicemente essere lasciato libero di accumulare più denaro che può.
Giunta l'ora di chiusura accetta di dare il Natale libero a Cratchitt anche se contro voglia. E si avvia per il suo solito misero pasto da solo.
Tornato a casa ad Paperon Scrooge appare la visione di Rock Marley, suo socio morto anni prima. Inizialmente crede che sia  un'allucinazione, presto però si convince di trovarsi di fronte a  un fantasma. Marley lo esorta a non fare i suoi stessi errori, per poi pentirsene nell'aldilà, e l'avverte che tre spiriti verranno a trovarlo.
All'una di notte compare come annunciato lo spirito dei Natali passati.
L'apparizione fa rivivere a Paperon la sua infanzia, il papero si rivede bambino, triste e incapace di socializzare con i compagni di scuola.
Poi avanti negli anni eccolo giovane impiegato, trattato con generosità e simpatia dal suo primo datore di lavoro.
E infine lasciato dalla sua fidanzata che gli rimprovera la sua durezza di cuore.
E il mattino e sopraggiunge lo spirito del Natale presente, che mostra a Scrooge ciò che avviene nel presente a sua insaputa.
Bob Cratchitt vive di stenti con la sua famiglia, non potendo contare su uno stipendio adeguato.
Il nipote ha qualche parola buona per il vecchio zio, ma sua moglie e altri amici e parenti lo giudicano molto severamente.
Con il giungere della sera a Paperon si manifesta il minaccioso e taciturno spirito dei Natali futuri.
La visione gli rivela come la città accoglie con indifferenza la scomparsa di un vecchio avaro e spietato, a cui nessuno voleva bene.
Paperon si accorge di stare vedendo il giorno della propria morte quando vede la sua domestica vendere i suoi averi.
Dopo la visita di tutti e tre gli spiriti il vecchio papero scopre che è l'alba di Natale, può ancora cambiare la sua vita e diventare generoso con tutti.
E tutti si stupiscono del nuove Paperon, a cominciare dai questanti che ricevono una generosa offerta.
Poi il nipote e suoi amici che vedono apparire il vecchio zio durante il pranzo di Natale, inizialmente sospettano che voglia solo mangiare a sbafo, ma viene recapitato un banchetto ordinato e pagato da Paperon.
Ritornando a casa oltre a ragguardire colleghi e regalando mance ai bambini va dalla domestica per dargli per la prima volta una gratifica natalizia.
Il giorno dopo invece di sgridare Cratchitt per il suo ritardo gli da un cospicuo aumento di stipendio.

Lo spirito del Natale ha vinto anche la durezza di cuore del vecchio Paperon Scrooge.

Qualche nota

Allora che cosa voler dire di questa opera, è inutile nasconderlo io adoro A Christmas Carol una delle miglior storie di tutti i tempi che sin da piccolo mi sempre allietato con adattamenti televisivi e cinematografici come La più bella storia di Dickens, S.O.S. fantasmi, ecc.
Questo adattamento di Martina è splendido ha seguito fedelmente la storia con solo qualche piccola modifica (il nome del nipote di Scrooge che qui si chiama Paperino logicamente, la fidanzata di Scrooge a cui non viene dato un nome mentre nella storia originale si chiama Belle, l'assenza di un personaggio molto commovente come Timmy), ma nel complesso è un ottima storia che supera la versione animata uscita l'anno dopo sempre con Paperone.
Molti reputano strano che Guido Martina abbia realizzato una storia così "buonista" in realtà Martina era uno dei pochi scrittori Disney che poteva cimentarsi in un simile adattamento senza o farsi schiacciare dall'ombra di Dickens o ridurre la storia in una macchietta. I lavori di Martina con Paperone hanno sempre seguito linea narrativa in cui cercava di descrivere chi considerava i soldi più dei valori come degli esseri cinici, vuoti e soli anche se potevano risultare anche simpatici e non parliamo solo di qualcosa di astratto come molti delle nuove generazioni conoscono questi argomenti. Martina ha vissuto entrambe le due guerre mondiali, ha visto come i ricchi hanno finanziato la salita al potere di dittatori come Hitler e Mussolini, ha visto anche chi nel cuore delle guerre si arricchito con il mercato nero rendo i prezzi di generi alimentari e medicinali inaccessibili ai più di cui parlerà in Paperino e il vento del Sud (INDUCK: I TL 1396-AP). Martina  ha sempre usato le sue storie per rivelare l'anima di nera di chi fa tutto per denaro invitando i giovani a non seguire il loro esempio facendosi tentare dalle ricchezze (Paperino e il re del fiume d'oro INDUCK: I TL  270-AP), ad essere migliori di loro perchè si può essere anche ricchi senza diventare gretti (Paperino e il grande Barunz INDUCK: I TL  172-AP), tutti argomenti che ritroviamo anche nella storia di Dickens. Due autori il medesimo modo di vedere il mondo, ecco perchè il lavoro di Martina su questo adattamento non deve stupire.

Ok ora passiamo qualche curiosità più spicciola, Paperone su fu ispiranto a Barks proprio dal personaggio dickensiano di Scrooge tanto da portare il suo nome in lingua inglese o quasi, Scrooge per Dickens era un cognome e Barks lo trasforma in un nome.
I fan inglesi hanno dato al gemello di Paperone (visto in Paperino e l'uomo del West INDUCK: I AO 55034-A) il nome di Marley, che era il socio di Scrooge nella storia di Dickens.
Abbiamo già visto che questa è la prima storia che ci mostra una sorella di Paperina (clicca qui per rileggerlo).
Il personaggio della fidanzata molti pensano che sia o una versione di Doretta Doremì o un nuovo personaggio, in realtà nella storia di Dickens si chiamava Belle e la prima fidanzata di Paperone che fu Bella Quack (in inglese Belle Duck) dei tempi in cui navigava con i battelli a vapore sul Mississipi.
Certo molto conoscono la sua versione invecchiata e inciottata, ma da giovane era ben diversa (vedi Zio Paperone e l'affare delle monete INDUCK: S 66084), José Colomer Fonts la solo un pò modificata.


9 commenti:

  1. Storia bellissima e ammetto che rimasi sorpreso anche io dai toni più moderati di Martina, tanto più che la versione animata del canto di Natale è molto più brutale e triste.
    Mi sorprese piacevolmente vedere che non fosse Paperino l'impiegato spiantato, anzi, il Paperino del Canto di Natale era più fortunato e ricco di quello della continuity :D

    RispondiElimina
  2. Ecco chi era la papera coi ricci! Auguri Buon Natale e non farti trovare dagli spettri stasera!

    RispondiElimina
  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  4. Peccato solo che non sia stata disegnata da un autore più blasonato.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Purtroppo sembra che i grandi disegnatori italiani non si sentivano adatti a rappresentare la storia, a Martina questo fu detto molte volte negli anni '80 poichè aveva intuito i cambiamenti in corso in quegli e cercava di anticiparli.

      Elimina
  5. Molto bello anche il cartone animato, perché non ci fai un post, Xander
    PAPERONZOLO

    RispondiElimina