venerdì 14 dicembre 2018

Quando Paperone ti vuole morto

Per i cicli La giovinezza di Paperone e Le Eredità oggi parliamo di Paperino e il grande Barunz (INDUCK: I TL  172-AP) è una storia di Guido Martina su disegni di Giulio Chierchini, una storia che si apre con Paperone che compie un tentato omicidio e si chiude con una sua evasione delle tasse.
Nel 1899 Paperon cercava l'oro in Texas con il suo socio Red il Rosso. I due trovano un giacimento molto ricco e depositano i proventi in una banca a nome di entrambi.

Però la zona era popolata da indiani estremamente bellicosi che gli attaccano, Paperone allora scappa portando con sé entrambi i cavalli, in modo che Red fosse ucciso dagli indiani lasciando tutti i proventi al papero.
A giorni nostri Paperone riceve una convocazione per una misteriosa eredità lasciatagli da Alfred Barunz, noto in gioventù come Red il Rosso. Il papero rimane sorpreso che il vecchio socio sia sopravvissuto all'attacco degli indiani senza farsi più vedere, ma non si pone nessun problema nell'accettare la cospicua (Barunz era diventato ricco grazie al suo importante circo) eredità, poiché non è l'erede universale e parte della fortuna va in vari lasciti.
L'eredità però a delle condizioni, Paperone deve recarsi in Texas, nella città che ha preso il nome dal magnate scomparso, Barunz City, e farsi accompagnare da un povero miserabile a sua scelta per la lettura della seconda parte del testamento.
Paperone chiede a Paperino di accompagnarlo (nei panni del miserabile), ma il nipote ha appena trovato un lavoro. Il miliardario non trova altri poveracci a Paperopoli a causa dei numerosi lasciti di Barunz, allora fa licenziare il nipote.
Paperino scommette con lo zio che troverà un posto da cui non può essere licenziato, se perde lo accompagnerà a Barunz City e gli cederà tutte le sue proprietà. Il giovane papero allora trova un impiego al comune come spazzino, ma Paperone riesce a farlo licenziare proponendosi lo stesso impiego senza retribuzione. Dopo una bella litigata con tanto di processo e prigione i due partono.
Una volta arrivati nei dintorni di Barunz City Paperone crede che tutto ciò che era di proprietà del suo vecchio socio sia suo, ma scopre il defunto ha disposto  numerosissimi altri lasciti per i poveri locali.
Durante il tragitto per la città  vengono assaltati dagli indiani, che legano Paperone al palo come per scotennarlo. Però si tratta solo di uno scherzo organizzato da Barunz per far capire cosa ha provato lui anni prima.

Un'altra piccola vendetta è quella di piazzare i documenti per la successione nel recinto di una tigre, da cui Paperone deve recuperarli.
Lì trova un lettera di Barunz che spiega che nel 1899 si era salvato dagli indiani perché la figlia del capo tribù, innamorata di lui, aveva chiesto al padre di salvarlo e sposarlo. I due felicemente sposati fondarono il circo.
Barunz tenne sempre con sé il documento con cui Paperone gli cedeva metà delle sue sostanze "presenti e future", ma aveva fatto voto in pericolo di vita di non rivendicarlo finchè viveva.
Ora dopo la sua morte lo lasciava in eredità al poveraccio che Paperone ha portato con sé a Barunz City aggiungendo per lo sconosciuto 1000 dollari per le eventuali spese legali.
Paperone ora deve di cedere metà dei suoi averi a Paperino, ma possiede il diritto sulle proprietà di Paperino a causa della scommessa di alcuni giorni prima, quindi non dovrebbe dare niente a nessuno. Paperino però gli fa notare che ha causa dei passaggi virtuali dovrà pagare milioni di tasse di successione, e che lui è disposto a rinunciare all'eredità se lo zio dimenticherà la scommessa.
Raggiunto l'accordo il giovane papero può godersi i 1000 dollari con una bella vacanza nella zona con i nipotini.

7 commenti:

  1. Cacchio se quando Paperone cerca di ammazzare qualcuno quello diventa ricco e trova il vero amore (che è pure gnocca) voglio finire nella lista nera del vecchio papero:)

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    1. Deve portare bene, anche in romanzo di un povero papero abbandona in mare un socio e quello diventa miliardario :o

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    2. In effetti è più un portafortuna che altro, se non muori.

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  2. Bellissima questa storia!
    Ma è quella della coperta "che mi ha riparato dalle pulci dei negri" (cit.)? :D
    Bellissima, la trama è decisamente ben costruita. Splendida l'idea della divisione "con il miserabile".
    E quando c'è il lieto fine per tutti direi che sono contento :)

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    1. Non è la storia della coperta, ma anche questa ha il suo livello di politaly "scorrect"

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  3. Certo che Paperone ne ha combinate in gioventù...le care vecchie storie di una volta! :D

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    1. Forse perchè anche gli italiani di una volta erano più carogne:)

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