lunedì 4 marzo 2019

Le vere nipoti di Amelia

Dopo i finti nipoti passiamo alle nipoti vere di Amelia che sembrano un gioco di scatole cinesi in cui ognuna è l'evoluzione della precedente.


Streghella
Streghella è la prima vera nipote di Amelia, ideata negli anni settanta dagli autori italiani appare pre la prima volta nel 1976 in Zio Paperone e il quadrifoglio portasfortuna (I TL 1071-B) scritta da Michele Gazzarri e disegnata da Giuseppe Perego. Qui appare con pettinatura a coda di cavallo e vestiti all'ultima moda, un carattere irritante. Si autodefinisce una strega "moderna" con il aspirapolvere al posto della scopa e con formulario degli incantesimi computerizzato.


Nelle storie successive si cerca di allontanarla psicologicamente dalla zia diventa una strega "buona", molto abile nelle arti magiche, ma sempre in contrasto con le altre streghe, che la rimproverano per le sue maniere gentili. Grazie a questo, a differenza di Maghetta, diventa amica di Qui, Quo e Qua in Zio Paperone e la sfida del mulino abbandonato (I AT  278-B di Bruno Concina e Franco Lostaffa) e di Ely, Emy e Evy in Strega... Streghella la magia può esser bella (I M    27-1 Concina e Roberto Vian).
Nell'aspetto: è sempre rappresentata come bionda, con lentiggini e un cappello elegante in un misto della Maghetta di Fletcher e quella Schmitz, questo perchè proprio Maghetta è diventato un personaggio troppo confuso per  essere usato nelle storie, come se non bastasse il nome Maghetta iniziò ad essere controverso perchè troppo simile a Maghella rivista a fumetti erotica che inizia ad essere pubblicata dal 1974 fino al 1981 (per chi è curioso qui un link), pensate ai poveri bambini che negli '70 chiedevano "Mamma mi compri il giornalino con Maghetta?" la madre va in edicola ma l'edicolante non conoscendo a memoria tutti i personaggi di Topolino gli da Maghella e il povero bambino viene gonfiato di botte dalla madre.

Minima De Spell
In un fumetto della serie Ducktales Dime After Dime (KZ 3590) scritto da Michael T. Gilbert e disegnato da Carlos Valenti, Robert Bat, Rubén Torreiro appare per la prima volta Minima, la nipote fotocopia di Amelia. Nella storia diventa amica di Gaia (Webby in lingua originale) esattamente come Streghella era amica di Ely, Emy e Evy, la differenza è che non essendo Minima una strega buona si va usare da Amelia per impadronirsi della numero uno.
Francesco Artibani e Lello Arena quale anno dopo riusano il personaggio di Minima dandogli per la prima una caratterizzazione non generica (come spesso accade per Ely, Emy e Evy).
Minima, al contrario di Streghella, non è una stregha buona, ma una bambina terribile di quelle non cattive, ma sempre pronte a combinare guai e a vantarsene perchè non afferrano quello che fanno, insomma la classica bambina viziata dalla nonna (per questo è usata in coppia con Caraldina) invece di essere ripresa, "vittima" dei suoi dispetti è solitamente il corvo Gennarino che viene trattato come un bambola.
Questa caratterizzazione piace molto agli italiani che la riuseranno in varie storie.

Lena De Spell
Nipote di Amelia apparsa nel reboot di DuckTales. All'inizio si presenta a Gaia come Lena Le Strange, un adolescente con la passione degli scherzi e le sfide per non farla insospettire in realtà usa l'amicizia di Gaia e sua nonna Bettina per avvicinarsi a Villa de Paperoni e rubare la Numero Uno per Amelia, così da liberarla dalla sua forma d'ombra rinchiusa dentro un medaglione (in riferimento ad un vecchio episodio originale di DuckTales "Gioco di ombre", in cui Amelia veniva tradita dalla sua stessa ombra).
Lena non è veramente una nipote di Amelia poichè non nasce tramite metodi "biologici", viene creata dalla magia dall'ombra della strega, quindi da punto di vista morale (e legale credo) è una figlia/clone di Amelia, ma tutti trattano il rapporto tra le due come quello di una nipote e sua zia.
Lena chiaramente richiama la prima storia di Minima per poi includere il tema della strega buona (come Streghella) a mano a mano che matura emotivamente nella storia.


Ecco che abbiamo Lena che è ispirata a Minima che sua volta richiama Streghella che una reinvenzione di Maghetta, una sorta di matrioska creativa delle nipoti di Amelia.

3 commenti:

  1. Esatto, prima della fine del tuo articolo stavo proprio pensando a Lena del reboot.
    Bello dai, alla fine la derivazione è lontana, è questa.
    Peccato che abbia però cambiato aspetto.

    Moz-

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    1. Ti dirò a me non dispiace il look di Lena, quindi non se sia un vero peccato o no :)

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    2. Non è che mi dispiaccia Lena, ma per far funzionare la sua caratterizzazione Amelia deve per forza risultare un pessimo elemento, il che mi fa storcere tantissimo il naso. Preferivo la sua caratterizzazione dell'87

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